Manarola

Manarola

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Manarola è la seconda “Terra” che si incontra dopo Riomaggiore, di cui è franzione e con cui è collegata pedonalmente dalla suggestiva Via dell’Amore.

Manarola è un gioiello urbanistico caratterizzato dalle tipiche case-torri abbarbicate una sull’altra su uno scosceso promontorio di roccia scura a picco sul mare.
Il borgo, che deriva probabilmente il suo nome da un’antica “magna roea”, una grande ruota di mulino presente in paese, si sviluppa nella gola del promontorio, attorno al torrente Groppo, ora coperto, che scende verso mare, con il porto racchiuso tra il promontorio stesso e uno sperone di roccia dove si trova il cimitero.

Il borgo fu fondato durante il XII secolo dallo spostamento di popolazioni che dalla Val di Vara si mossero verso il mare per sfruttarne le risorse, mentre nel XVI secolo si narra ancora di una sua strenua resistenza alle incursioni dei pirati.

a monte dell’abitato si trova la piazza in cui sono concentrati gli edifici religiosi, tra cui il monumento principale, ovvero la chiesa di San Lorenzo in stile gotico, l’oratorio del Disciplinati e la torre campanaria, staccata dal corpo principale della chiesa probabilmente perché, in origine, aveva compiti difensivi.

Curiosa è la piramide bianca in cemento che spunta tra le case, segnale trigonometrico per i naviganti.