Si ritiene che il nome derivi dall’aggettivo latino “verna“, ossia “del luogo”, “indigeno”, ma è plausibile anche che possa essere legato al più celebre prodotto locale: il vino denominato “Vernaccia”. Secondo altri la derivazione sarebbe da attribuire al prediale latino (Gens) Vulnetia, che designerebbe una famiglia proprietaria di fondi.
Il notevole livello economico e sociale raggiunto dal borgo già nel Medioevo l’hanno identificata come la più prospera della 5 terre. Testimonianza di ciò è la conformazione urbanistica del borgo, caratterizzata dalla presenza di elementi architettonici di grande pregio, come logge, chiese, case-torri e porticati.
Il colpo d’occhio è senza dubbio il più spettacolare sia giungendovi via mare, sia dai sentieri.
Il borgo si sviluppa lungo il torrente Vernazzola, ora coperto, arrampicandosi sulle pendici di uno sperone roccioso con ripide e strettissime viuzze che confluiscono tutte verso la strada principale per terminare poi nella piazzetta situata di fronte al porticciolo, in un’insenatura naturale che permette l’attracco di mezzi natanti e garantisce un sicuro approdo, sin dai tempi delle Repubbliche marinare.
Vernazza è punteggiata dai resti del “castrum”, delle costruzioni difensive risalenti all’epoca medievale, case-torri, il Torrione e il castello dei Doria, simbolo dell’importanza economica avuta nell’antichità.